Siamo alla fine del 19° secolo, il ducato di Milano fa ora parte del Regno d’Italia, i baliaggi svizzeri sono diventati un Cantone autonomo della Confederazione Helvetica. Il confine va definito meglio, furono quindi posati ulteriori cippi intermedi laddove necessario.
Con funzione di lotta al contrabbando, a partire dal 1895 e nel trentennio successivo, da parte italiana fu posata la rete confinaria (la ramina), nel linguaggio tecnico italiano “la siepe metallica”. La rete accompagna a tratti la linea di confine su suolo italiano.
La lunghezza del confine nazionale attorno a Stabio è di circa 8 km, demarcati da un centinaio di cippi in granito, da diverse placche in ottone soprattutto ai valichi e da paletti colorati.
Il tracciato a forma di artiglio, inizia alla Prella al cippo 108, che segna il confine fra Stabio e Genestrerio, quartiere di Mendrisio.
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L'Archivio della memoria di Stabio ha creato un percorso lungo il quale si incontrano 12 punti che mettono in risalto i cippi storici e i siti più importanti che si trovano sul confine di Stato.
La lunghezza del percorso è di 13.5 km, il dislivello di 300 metri e il tempo di percorrenza di circa 3 ore e 30 minuti.